Riuso e diritto alla riparazione

Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cuneo - Via Emanuele Filiberto, 3 Cuneo (CN) - 24 Ottobre 2024 - h. 17:30 - 18:30

Il 30 luglio scorso è entrata in vigore la Direttiva europea 2024/1799 recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e ora gli Stati membri dell’Ue hanno 24 mesi di tempo per recepirla.

Per Confartigianato, la direttiva rappresenta una tappa per promuovere un’economia più sostenibile e circolare e apre prospettive per rilanciare l’attività dei piccoli riparatori indipendenti, creando per i consumatori un’alternativa alla cultura dell’“usa e getta”.

Nel settore delle riparazioni operano 141mila artigiani e piccole con 386mila addetti (dagli impiantisti ai sarti, dagli autoriparatori ai manutentori di ascensori fino ai riparatori di elettrodomestici e agli orologiai). Da molti anni Confartigianato chiede che i riparatori indipendenti di beni personali e per la casa possano operare alle stesse condizioni dei riparatori autorizzati, vale a dire con il diritto di accedere liberamente a tutti i pezzi di ricambio e agli strumenti e alle informazioni tecniche fornite dai produttori. Questo permetterebbe di eliminare le barriere e le disparità di trattamento che ancora oggi ostacolano migliaia di artigiani e piccole imprese nella loro attività sul mercato delle riparazioni.

Il Seminario si propone di fare il punto sulla situazione, esaminando la normativa e analizzando implicazioni e ricadute per le PMI e le aziende artigiane.

 

Programma

Saluti istituzionali

  • Luca Crosetto, Presidente CCIAA Cuneo e Confartigianato Imprese Cuneo

Interventi

  • Ada Preziosi, Legal Officer – Direzione generale Giustizia – Unità B2 Diritto dei Consumatori – Commissione Europea
  • Donatella Pavan, Fondatrice “Giacimenti Urbani”
  • Ugo Vallauri, Co-fondatore “The Restart Project”

Modera

  • Joseph Meineri, Direttore generale Confartigianato Imprese Cuneo

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Storia

Il 30 luglio scorso è entrata in vigore la Direttiva europea 2024/1799 recante norme comuni che promuovono la riparazione dei beni e ora gli Stati membri dell’Ue hanno 24 mesi di tempo per recepirla.

Per Confartigianato, la direttiva rappresenta una tappa per promuovere un’economia più sostenibile e circolare e apre prospettive per rilanciare l’attività dei piccoli riparatori indipendenti, creando per i consumatori un’alternativa alla cultura dell’“usa e getta”.

Nel settore delle riparazioni operano 141mila artigiani e piccole con 386mila addetti (dagli impiantisti ai sarti, dagli autoriparatori ai manutentori di ascensori fino ai riparatori di elettrodomestici e agli orologiai). Da molti anni Confartigianato chiede che i riparatori indipendenti di beni personali e per la casa possano operare alle stesse condizioni dei riparatori autorizzati, vale a dire con il diritto di accedere liberamente a tutti i pezzi di ricambio e agli strumenti e alle informazioni tecniche fornite dai produttori. Questo permetterebbe di eliminare le barriere e le disparità di trattamento che ancora oggi ostacolano migliaia di artigiani e piccole imprese nella loro attività sul mercato delle riparazioni.

Il Seminario si propone di fare il punto sulla situazione, esaminando la normativa e analizzando implicazioni e ricadute per le PMI e le aziende artigiane.